In this second episode, we talk one more time about two Nobel prize winners in Physics, Marconi and Fermi.
In this episode, we talk about radio, wireless connections and atomic bombs
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Ciao ragazzi
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Ma ora, torniamo a parlare dei due Premi Nobel italiani per la fisica, Guglielmo Marconi ed Enrico Fermi. Se non avete visto l’episodio numero 1, male, molto male. Andate subito ad ascoltarlo.
In questo episodio invece andiamo avanti
Sigla e ri-cominciamo…
Avevamo lasciato Marconi e Fermi nell’ottobre del 1922. Era l’inizio della dittatura fascista in Italia. La libertà di parola e opinione non esisteva più. L’atmosfera era molto tesa in tutto il Paese.
Marconi era già un importante inventore, conosciuto in tutto il mondo. Aveva già scoperto la comunicazione senza fili, wireless ed aveva già vinto il Premio Nobel. Era un imprenditore, a businessman, ed un politico, senatore del Regno d’Italia. Aveva 48 anni.
Fermi, invece, era molto più giovane. Di anni ne aveva 21. Era un giovane fisico brillante ed innovativo che aveva appena concluso l’Università.
[Stinson – Reed Mathis]
Dopo la laurea, Fermi fa alcune esperienze all’estero, in Germania e Olanda, poi diventa professore universitario a Roma, professore di fisica atomica, la prima volta in Italia. Il suo capo è Orso Mario Corbino. Corbino è stato uno scienziato ed un politico importantissimo per la modernizazzione del Paese. Corbino aveva promosso e portato l’elettricità nelle strade delle città italiane, nelle ferrovie e nelle case private degli italiani. È Corvino che promuove la creazione di un gruppo di ricerca con fisici giovani e brillanti. Rasetti, Segrè, Pontecorvo, Majorana, Amaldi e Fermi. Lavorano, studiano e ricercano a Roma, nell’istituto di fisica di via Panisperna. La Storia li ricorderà come i ragazzi di via Panisperna. Fermi è il capo del gruppo e dà lezione agli altri tre volte a settimana. I ragazzi danno un soprannome a Fermi: è “il Papa”, the pope, il Papa della Fisica, colui che sa tutto della Fisica, colui che non può sbagliare, è infallibile.
Fuori dal lavoro, sono molto legati, amici. Fermi aveva già conosciuto Rasetti all’università, a Pisa. Hanno tutti quasi la stessa età e fanno molte gite, day trips, nei fine settimana, lontano dal lavoro.
Usano strumenti primitivi per studiare la fisica atomica, non come i laser di oggi, ed hanno bisogno di finanziamenti, di fondi, per le loro ricerche. Ma per il Fascismo la Fisica atomica non è così importante. Il Fascismo ed i ragazzi di via Panisperna si ignorano. Il Fascismo non è interessato nella ricerca del gruppo, ma garantisce i fondi necessari. I ragazzi, allo stesso modo, ignorano la politica ed il Fascismo, e si concentrano, they focus, solamente sui loro studi.
Nel 1929 Fermi ed i ragazzi decidono di cambiare strategia di ricerca. Non più la fisica atomica, ma la fisica nucleare. Vogliono entrare dentro l’atomo per capire i suoi segreti ed usare la sua energia.
Ma la Fisica è complicata e non esiste una sola persona, un solo fisico, che possa fare tutto. C’è bisogno di sinergie, di mettere insieme le conoscenze, in tutta Europa e nel mondo. Spesso i ragazzi di via Panisperna collaborano con altri fisici e altri laboratori in Germania, Francia, Stati Uniti, Olanda e Danimarca, Inghilterra e Sud America. Viaggiano continuamente. E nel 1931, finalmente, viene organizzato a Roma un congresso internazionale di Fisica, con addirittura otto vincitori del premio Nobel. È un successo per l’Italia e per i ragazzi di via Panisperna, che possono iniziare nuove ricerche.
Tutto questo è stato possibile grazie alle abilità di comunicazione politica e istituzionale di Corbino… ma anche al contributo di Guglielmo Marconi, membro del Gran Consiglio del Partito Nazionale Fascista…
[Lola – United States Marine Band]
Ma come? Marconi fascista?
Avevamo detto che Marconi dopo la Prima Guerra Mondiale non era soddisfatto di come era finita la guerra, come molti altri italiani. Nel 1919 Marconi pensava che l’Italia dovesse avere più territori, soprattutto ad est, nei Balcani, dove viveva una piccola minoranza italiana. Negli anni successivi c’erano continue lotte, battles, tra socialisti e comunisti e il resto della società. I comunisti volevano fare la rivoluzione, come in Russia nel 1917. Spesso occupavano fabbriche, the factories, che non potevano lavorare e produrre.
Ma da questo conflitto, nacque una nuova forza politica, opposta all’ideologia comunista. Erano i fascisti, guidati dal loro leader, Benito Mussolini. I fascisti difendevano con la forza le fabbriche e gli imprenditori. E, in poco tempo, guadagnarono consenso politico. Così arriviamo al 1922, alla Marcia su Roma.
Ma Marconi? Non è liberale?
Beh, nel 1922 Marconi è prima di tutto un imprenditore. Anche lui ha fabbriche. Addirittura ha una multinazionale, la Marconi company, in Inghilterra, in America, ma anche in tutta Europa. Anche in Australia. Marconi è preoccupato, ma non per i fascisti. Marconi è preoccupato per i comunisti. Sono loro che occupano le fabbriche, che minacciano di modificare la società. Se ci sarà la rivoluzione comunista, la Marconi company non esisterà più.
Per questo il nostro eroe appoggia, supporta il Fascismo. Nel 1923 si iscrive al Partito Nazionale Fascista. Appoggia anche questa retorica del Fascismo che evidenzia, highlights, il nazionalismo, l’italianità e celebra il genio italico, cioè la genialità italiana.
Però, dobbiamo dire che Marconi è anche un po’ naive, dal punto di vista politico. La sua accettazione della causa fascista è superficiale. Non ha posizioni fasciste forti. È un grande inventore, un grande imprenditore ed un innovatore, ma non è un analista politico. Vuole salvare il suo mondo dal Comunismo, anche con il Fascismo.
Come avete capito, non è tutto bianco o nero. Marconi è un uomo controverso: geniale, ma anche naive e controverso per le sue idee politiche. È un uomo che appoggia il Fascismo, senza vedere che cosa significhi realmente una dittatura. Perché Marconi non c’è mai. Ha tempo solo per i suoi esperimenti, solo per lavorare.
Nel 1920 la Marconi company assiste la prima trasmissione radiofonica della storia. Siamo in Inghilterra e gli ascoltatori possono ascoltare alla radio per la prima volta il tenore inglese Nellie Melba.
Ma non finisce qui. Marconi va a vivere sul panfilo, yatch, Elettra, una nave un po’ speciale: un po’ nave e un po’ laboratorio, dove l’inventore può continuare i suoi esperimenti. Nel 1930 l’Elettra è nel porto di Genova, quando con un impulso radiotelegrafico Marconi accende l’illuminazione delle strade di Sydney, in Australia. Ancora oggi abbiamo un ricordo di questa impresa. A Sydney esiste una squadra di calcio, a football team, la più importante per la comunità italiana, che si chiama Marconi Stallions Football Club.
Ma Mussolini ha bisogno di Marconi. Ha bisogno della sua popolarità nel mondo per la propaganda fascista. Mussolini ha bisogno di ambasciatori fascisti per mostrare al mondo la potenza e l’eccellenza italiana. In quel momento, nessuno è meglio di Marconi, un simbolo di innovazione tecnologica. Marconi si è sempre sentito profondamente italiano e non può rifiutare. E così nel 1927 diventa presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il CNR. Diventa un membro influente per lo sviluppo, the development, della scienza ed uno dei protettori dei ragazzi di via Panisperna.
Ma non diventa mai un membro attivo del Partito Fascista. Partecipa solo una volta al Gran Consiglio del Fascismo e, dopo l’invasione dell’Etiopia, le cose cambiano ancora. C’è aria di guerra ormai. È possibile una guerra con l’Inghilterra. Marconi, che si sentiva sia italiano che inglese, vuole evitare il più possibile una guerra tra le sue patrie, his native lands. È contrario ai piani di Mussolini.
Ma è stanco. Non fa più esperimenti come prima. È sempre meno influente e debole. E nel gennaio 1937 ha una crisi, un infarto, un attacco di cuore. Si riprende, he recovers, ma nell’estate di quello stesso anno, il 1937, muore per un altro attacco di cuore. Il Fascismo, ancora una volta, non perde l’occasione per usare la sua immagine. Al suo funerale ci sono più di 500 mila persone.
[Wandering Soul – Asher Fulero]
Nel frattempo, Fermi e gli altri ragazzi hanno creato il laboratorio di fisica più avanzato al mondo. All’inizio dello studio sulla fisica nucleare si conoscevano due tipi di nuclei. Gli elementi atomici potevano avere nuclei stabili, che non cambiavano, e nuclei instabili, detti radioattivi. Fermi e gli altri ragazzi vogliono capire COME funziona il nucleo, un tema nuovo, inesplorato. Così cambiano la linea di ricerca nel 1929.
Il Convegno internazionale del 1931 ha messo insieme i migliori fisici di tutto il mondo, e le loro teorie sulla fisica nucleare. E queste idee e teorie viaggiano in tutti i laboratori del mondo. E, finalmente, nel 1932 l’inglese Chadwick ha scoperto, he discovered, i neutroni, particelle neutre mai viste prima. Questa scoperta genera nuova curiosità e nuove sperimentazioni sulla funzione del nucleo atomico. Sono anni di ricerca e collaborazione continui.
Nel 1934 i francesi Irene Curie e Joliot scoprono la radioattività artificiale, indotta. Significa che il nucleo può essere instabile, non solo naturalmente, ma anche modificato dai fisici. È un passaggio importantissimo per la squadra di Fermi perché continuano le idee di Curie e Joliot. Iniziano a bombardare con una pistola a neutroni tutti gli elementi chimici. Poi corrono dall’altra parte dell’edificio di via Panisperna e misurano la quantità di radioattività.
Nel 1934, bombardano tutti gli elementi chimici, ma con risultati diversi, incomprensibili. Mai continui. Per questo continuano gli esperimenti. Vogliono risultati esatti, riproducibili e stabili. Fermi lavora ancora più di prima e ripete gli esperimenti. È in questi esperimenti che Fermi fa le due scoperte più importanti e geniali della sua vita.
[Animal Beast – SefChol]
Il 20 Ottobre 1934. Di mattina. Fermi è solo nel laboratorio. I suoi collaboratori, i colleghi, hanno esami o lezioni all’università. Fermi non può aspettare. Decide di fare l’esperimento da solo. È tutto pronto come sempre. I ragazzi hanno provato a modificare tutto per avere risultati stabili, comprensibili, ma niente. Fermi, senza pensare, sostituisce il piombo, lead, che usavano per isolare gli elementi chimici. Prende la prima cosa che ha a portata di mano, at hand. È un pezzo di paraffina, un materiale presente in tutti i laboratori. Poi fa l’esperimento e misura la radioattività. Sorprendente. È molto molto più alta del solito. Ripete l’esperimento con gli altri fisici. Stesso risultato. Si può misurare la radioattività indotta, si possono continuare le ricerche.
Secondo Fermi, la paraffina è ricca di idrogeno, un elemento che rallenta, reduces the speed, i neutroni ed aumenta, increases, l’efficacia del bombardamento e crea più radioattività, più energia. Fermi ha scoperto i neutroni lenti. Allora provano ad usare la paraffina, e poi l’acqua, per misurare la radioattività con tutti gli elementi. I risultati dimostrano maggiore radioattività e sono sempre stabili.
Poi arriva l’ultimo elemento, quello più pesante, l’Uranio. Qui succede qualcosa di particolare. Dopo avere bombardato l’Uranio, i fisici misurano la radioattività. È altissima. Troppo alta. Così alta che pensano di avere trovato due elementi nuovi. Subito il regime fascista parla di due nuovi elementi per continuare la propaganda del genio italico, gli italiani migliori di tutti nel mondo. Ma Fermi ha dubbi, doubts, come molti altri fisici in tutta Europa.
C’è bisogno di altre ricerche, ma il gruppo di via Panisperna inizia nel 1935 a sciogliersi, to break up. Pontecorvo va a Parigi, Segrè a Napoli e poi in America, Rasetti in America, Majorana a Napoli e poi sparisce. A Roma rimangono solo Amaldi e Fermi. Ma non solo. Nel 1937 muore Corbino e, come abbiamo detto, muore Marconi. Fermi ha bisogno di più risorse economiche per continuare gli esperimenti, ma senza l’aiuto di Marconi e Corbino è impossibile. Per Mussolini la Fisica nucleare non è così importante.
Arriva il 1938 e così le leggi razziali in Italia. Tutte le persone di origine ebrea, Jewish, non hanno più diritti. Come la moglie di Fermi, anche lei di origine ebraica. Ma anche come Segrè, uno dei ragazzi di via Panisperna e futuro premio Nobel, che scappa negli Stati Uniti. Senza fondi per le ricerche e con la minaccia, threat, delle leggi antisemite, contro gli ebrei, Fermi e la moglie Laura decidono di lasciare l’Italia.
Proprio in quell’anno, nel 1938, c’è la comunicazione ufficiale che Fermi ha vinto il premio Nobel per la Fisica per la scoperta, the discovery, dei neutroni lenti. Dovrà andare a Stoccolma per la cerimonia ufficiale a Dicembre. È il momento per scappare, per lasciare l’Italia. La cerimonia crea anche scandalo in Italia, perchè fermi non indossa, he doesn’t wear, l’uniforme militare fascista e non fa il saluto fascista al Re di Svezia. Che scandalo!
Ma Fermi ha la testa al futuro. Dopo aver ritirato il premio Nobel a Stoccolma, va in Inghilterra e poi via verso l’America, verso New York.
Il 2 gennaio 1939 Enrico Fermi arriva con la moglie a New York. Subito gli comunicano che alcuni fisici tedeschi hanno ripetuto l’esperimento con l’Uranio. Non sono due elementi nuovi, ma è una scissione. Senza saperlo, Fermi aveva fatto la prima scissione nucleare della storia, aveva diviso un atomo. Ripete l’esperimento e conferma quello che affermavano i fisici tedeschi. Subito pensa che può essere possibile creare più energia con i neutroni lenti, forse è possibile creare una reazione a catena, a chain reaction.
Intanto, Fermi non è l’unico fisico europeo negli Stati Uniti. Molti sono scappati da Italia, Germania, Ungheria, Austria perchè l’atmosfera è tesa con Fascismo e Nazismo. C’è aria di guerra. Alcuni di loro convincono Einstein a scrivere una lettera al presidente americano Roosevelt. Il Nazismo è un pericolo e c’è bisogno di creare una nuova arma, weapon, una bomba atomica, per liberare il mondo.
[Pearl Harbor news]
Arriva il dicembre 1941. Il Giappone attacca gli Stati Uniti a Pearl Harbor, nel Pacifico. Gli Stati Uniti entrano nella Seconda Guerra Mondiale. Il Governo statunitense finanzia così le ricerche nucleari. A Chicago, il 2 dicembre 1942, un gruppo di scienziati, guidato da Enrico Fermi, accende la prima pila nucleare, Chicago Pile 1, il primo reattore nucleare. È un successo. La Pila dura mezz’ora. Gli scienziati celebrano l’evento con una bottiglia di vino Chianti e telefonano al presidente Roosevelt. “Il navigatore italiano è arrivano nel nuovo mondo”. È l’inizio dell’era nucleare.
È così che un dream team di fisici, i migliori di sempre fino ad a quel momento, partecipano al Progetto Manhattan. Szilar, Wegner, Teller, Frisch, Oppenheimer. È un progetto segreto, nessuno deve sapere che i fisici stanno creando la prima bomba nucleare. Si trasferiscono, they move, tutti in New Mexico e cambiano identità. Da ora Enrico Fermi diventa per tutti Mr. Farmer.
Il 16 luglio 1945 c’è il primo test. Esplode la prima bomba nucleare, the Gadget. I fisici guardano la bomba e la sua potenza assurda da lontano. Secondo la leggenda, Fermi si alza dalla sedia, lancia alcuni foglietti, pieces of paper, contro il vento nucleare, prodotto dalla bomba. Poi misura dove sono finiti i foglietti. Sono 2 metri e mezzo da dov’è lui. Dice che quella bomba ha un’energia di più di 15 chiloton. Dopo una settimana di test, i dati ufficiali confermano quello che Fermi aveva misurato con alcuni foglietti di carta.
[Atomic Bomb]
Il 6 agosto la seconda bomba nucleare, Little Boy, distrugge la città giapponese di Hiroshima, ed il 9 agosto la terza bomba, Fat Man, distrugge Nagasaki. Muoiono 200 mila persone, più del 90% sono civili, persone che non fanno la guerra. Se vi ricordate abbiamo parlato delle guerre dei morti civili nella puntata su Gino Strada. Vi lascio il link in descrizione.
Molti dei fisici erano contrari ad usare la bomba atomica. Soprattutto dopo che la Seconda Guerra Mondiale era vinta e la Germania nazista distrutta. Questa bomba può distruggere l’umanità. Ma Fermi, come Marconi, è un uomo controverso, che vuole fare esperimenti ed era favorevole ad usare la bomba per finire la guerra. Sarà l’ultima volta. O meglio, parteciperà ad altri esperimenti per creare la bomba H, la più potente arma di sempre, ma solo per paura dell’Unione Sovietica. Ma alla fine cambierà le sue ricerche, non più per obiettivi militari.
L’era atomica ha solo 12 anni di età. E noi siamo soltanto all’inizio. Siamo appena alla soglia dei benefici che ci verranno dall’opera di centinaia di migliaia tra scienziati e lavoratori nel campo atomico. Questa energia è come una banca da cui noi potremmo sempre fare prelevamenti, quando troveremo il modo di far sì che il miracoloso spirito inventivo degli uomini non sia indirizzato alla loro morte, ma venga dedicato alla loro vita.
Morirà nel 1954 per un cancro allo stomaco, probabilmente a causa delle radiazioni di tutti i suoi esperimenti.
[To Pass Time – Godmode]
Marconi e Fermi hanno lasciato grandi scoperte al mondo, non solo all’Italia. Grazie a Marconi la tecnologia wireless oggi connette tutto ed è una parte fondamentale della nostra vita. Grazie a Fermi non solo è stata creata l’arma per distruggere l’umanità, la bomba atomica, ma anche nuovi sistemi per combattere il cancro, per colpire tumori senza interventi chirurgici; anche sistemi per mappare il corpo umano e prevenire malattie. Fermi ha scoperto qualcosa di potente, nel male, ma anche nel bene. Come il wireless di Marconi che è usato per salvare vite, ma anche per uccidere durante guerre o episodi criminali.
Marconi e Fermi sono stati due uomini geniali e controversi, ma anche uomini del loro tempo. Queste due storie possono ricordarci che la scienza è neutra, ma è l’uomo che decide se usare la scienza in modo positivo o negativo.
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Sources
Italiani – Guglielmo Marconi
Marc Raboy – Marconi
Il tempo e la storia – I ragazzi di via Panisperna
Fermi, il Nobel e la fissione nucleare RAI TGR LEONARDO
Gino Segrè, Bettina Hoerlin – Il papa della fisica. Enrico Fermi e la nascita dell’era atomica
David N. Schwartz – The Last Man Who Knew Everything
Roberto Mercadini – Bomba Atomica
Enrico Fermi e la bomba atomica
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